Sarebbe ancora più drammatico il bilancio delle vittime del barcone soccorso sabato scorso a circa 65 miglia da Lampedusa. “Su quel barcone eravamo in 750, ci siamo salvati soltanto in 569, gli altri 181 sono morti, molti annegati quando ci siamo avvicinati al mercantile danese che ci stava aiutando. E tra loro c’erano molti bambini”, affermano in un video di Repubblica.it i superstiti sbarcati a Messina.
L’ultimo bilancio parlava di 30 morti. Intanto ieri è stata disposta l’autopsia sul corpo del bambino siriano di due anni arrivato morto a Messina.
Secondo quanto testimoniato dai genitori il piccolo sarebbe deceduto durante il trasbordo dal peschereccio su cui si trovavano i profughi alla petroliera cadendo in mare e annegando.
Ancora nella giornata di ieri, tre tunisini accusati di essere gli scafisti del barcone sono stati arrestati dalla polizia nella città dello Stretto. I tre, Hicham Rjab, 37 anni, Mohammed Zahi, 37 anni e Karouf Aref, 30 anni, erano tra le 561 persone soccorse dalla petroliera danese “Torm Lotte”.
Invano hanno cercato di nascondersi tra i profughi, che li hanno accusati con le loro testimonianze.