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Nuovo parroco per Taormina ma tutti difendono ‘l’arciprete con l’amante’

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Quella appena trascorsa è stata una settimana che passerà alla storia di Taormina. Niente messe per i fedeli, perché le chiese sono rimaste chiuse. Il motivo ha portato non poco subbuglio nella cittadina siciliana: l’arciprete Salvatore Sinitò è stato infatti costretto a dimettersi dopo alcune voci su una sua presunta relazione con una giovanissima catechista.

Da oggi il Duomo di Taormina e la chiesa di S.Caterina verranno riaperti grazie al servizio di alcuni seminaristi di Messina. Da giovedì però si dovrebbe tornare alla normalità. Il nuovo parroco del paese sarà monsignor Carmelo Lupò, nominato dall’arcivescovo di Messina, Calogero La Piana. Si insedierà l’11 settembre alle 18, salutando la comunità taorminese con una messa.

Ma in molti sono a chiedersi in quanti andranno ad accogliere Lupò. Nonostante la notizia – un uomo di Chiesa che cede alle passioni terrene – faccia ancora scandalo, i fedeli di Taormina appoggiano incondizionatamente il ‘vecchio’ arciprete. Alla messa di commiato dai suoi parrocchiani, erano presenti quasi mille persone.

A Taormina tutti difendono a spada tratta Don Sinitò, e non c’è chi esita a definirlo “vittima di giochi di poteri interni alla Chiesa di Messina”o “del più bieco pettegolezzo”. La maggioranza dei cittadini non pare avere dubbi: non c’è alcuna relazione, si tratta solo di dicerie, di una ‘vendetta’ messa in atto con il parroco ‘reo’ di aver allontanato dalla sua chiesa persone dall’atteggiamento scorretto. In effetti i guai per Don Sinitò sono iniziati con l’arrivo di una lettera anonima all’arcidiocesi di Messina in cui si ‘denunciava’ la storia d’amore tra il prete e la ragazza.

Sulla questione, Don Sinitò è intervenuto sia in tv che sui giornali: “Me ne vado a testa alta – ha tuonato – . per non dividere la comunità. Quella ragazza è la fidanzata di mio nipote e ha 25 anni. Io ne ho 60 ed è una cosa ridicola attribuirmela come amante”.

Adesso il nuovo parroco dovrà conquistare la fiducia dei fedeli e loro ritrovare un po’ di serenità.

Questo l’accorato messaggio di saluto di padre Salvatore Sinitò alla comunità di Taormina:

“Carissimi,
è con profondissima commozione e affetto grande che rivolgo il mio saluto a tutta la comunità di Taormina, nel momento in cui, dopo cinque anni, mi accingo in obbedienza al mio Vescovo a lasciare la Parrocchia. Un saluto speciale ai religiosi e alle religiose, ai catechisti, ai bambini, agli ammalati, ai giovani, alle autorità civili e militari, a tutte le associazioni ecclesiali; un saluto cordiale e ricco di speranza ai poveri, agli emarginati, ai disoccupati, alle persone in difficoltà; un saluto particolare ai membri del Consiglio pastorale parrocchiale e del Consiglio degli affari economici, agli operatori pastorali e a tutti coloro che hanno svolto con disinteresse servizi importanti e delicati. Invoco per tutti voi la protezione della Madonna della Rocca, Madre e fiducia nostra, e dell’amato Patrono S. Pancrazio. A loro vi affido perché possiate essere veri figli e veri testimoni del suo amore nel mondo. Vi benedico augurandovi ogni bene. Sappiate vivere la comunione nella partecipazione e nella corresponsabilità. Che in voi regnino sentimenti d’amore in tutte le sue sfumature: bontà, pazienza, misericordia, umiltà, dolcezza, “sopportandovi” e perdonandovi vicendevolmente; se uno ha di che dolersi d’un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. E sopra tutte queste cose vestitevi della carità che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un sol corpo, regni nei vostri cuori” (Col 3, 12-21). Vi chiedo di accompagnarmi con la vostra preghiera. Vi ho voluto e continuerò a volervi bene”.


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