Ustica Lines ci ripensa e malgrado gli accordi precedentemente presi lo scorso 30 dicembre licenzia 26 lavoratori su 57. La società gestisce i collegamenti veloci fra Messina e Reggio Calabria.
I licenziamenti erano già stati annunciati nel novembre scorso poiche’ la proroga del servizio scadeva il 31 dicembre e il Ministero dei trasporti non aveva pubblicato nessun bando. A ciò seguirono le proteste dei lavoratori e dell’Orsa.
A quel punto il ministro Lupi si impegnò a pubblicare il bando in breve tempo e durante un incontro in prefettura i vertici di Ustica Lines accettarono una nuova proroga purche’ il bando venisse pubblicato entro il 31 gennaio 2015.
Il bando è stato pubblicato il 2 febbraio solo con due giorni di ritardo rispetto agli accordi presi. Ma il 25 febbraio l’annuncio dell’azienda che conferma i 26 licenziamenti nel corso di un incontro con i sindacati. La motivazione addotta e’ che i costi della proroga fino al 30 giugno non sono sostenibili.
Ai sindacati infatti i dirigenti della società hanno spiegato di voler procedere con i licenziamenti dal momento che si prevedono ulteriori mesi per l’espletamento della gara e che in ogni caso la proroga del servizio fino al 30 giugno comporta un aggravio di costi di 400 mila euro I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno accettato i licenziamenti sottoscrivendo un verbale. La resa ha fatto infuriare i lavoratori che si sentono buggerati e dall’azienda e dai sindacati.