Il Consiglio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) con 21 voti favorevoli e 7 contrari e due astenuti ha votato la scorsa notte la sfiducia al sindaco Maria Teresa Collica, a due anni dalla sua elezione. Visibilmente provata e quasi in lacrime, subito dopo la lettura dei voti, Collica ha lasciato l’aula insieme ai propri assessori.
Ormai i rapporti tra il sindaco e il consiglio comunale erano molto tesi perche’ la Collica non ha accettato la richiesta di azzeramento della giunta avanzata dalla sinistra . I 21 voti contrari che hanno decretato la fine della stagione amministrativa del sindaco sono stati espressi da 12 esponenti del centro-destra ai quali si sono uniti esponenti del Pd, Udc e Dr.
Maria Teresa Collica, da sempre molto vicina a Beppe Lumia, ha lottato fino all’ultimo per evitare la sfiducia ed ha sempre difeso a spada tratta l’operato dell’amministrazione. Ma la richiesta di azzeramento e la sostituzione con una giunta tecnica non è stata accolta dal sindaco che probabilmente non si aspettava di essere sfiduciata dal proprio consiglio comunale, cosa in effetti piuttosto rara in politica.
Adesso quindi tutti a casa e si torna a votare e questo vale anche per i consiglieri comunali. Ciò che è successo a Barcellona metterà in guardia anche Accorinti sindaco di Messina anche lui alla testa di un movimento durante le elezioni. Anche Accorinti, durante la campagna elettorale come la Collica, si propose come politico “contro” e annunciò una “rivoluzione” nell’amministrazione comunale rispetto a chi c’era prima di lui.
Va detto che Barcellona il centro-destra ha sempre imperato per cui parve davvero rivoluzionaria la scelta della Collica. Accorinti divenne sindaco con i voti di centrodestra, Pdl, Udc e anche Pd dissidenti. Da alcuni mesi circolano voci sulla sfiducia anche per il primo cittadino di Messina ma al momento nulla di veramente fondato.
A parte la Collica ormai fuori dai giochi, e a parte le voci di corridoio su Accorinti, altri politici come Orlando e Crocetta hanno annunciato “rivoluzioni”.
Ma tornando all’epilogo della stagione amministrativa della Collica a votare sì alla mozione di sfiducia presentata da 11 consiglieri e dal presidente del Consiglio Angelo Pino sono stati Massimo Alosi, Sebastiano Aronica, Gian Marco Bauro, Francesco Bucca, Massimo Bucolo, Franco Calabrò, Paolo Calabrò, Angelo Coppolino, Carmelo Cotugno, Giuseppe Imbesi, Francesco La Rocca, Carmelo Materia, Sebastiano Migliore, Venerita Mirabile, Carmelo Pirri, Antonio Puliafito, Gianluca Sidoti, Antonio Sottile, Giuseppe Sottile e Nicola Tripoldi.
Hanno votato no alla sfiducia da Francesco Bonanzinga, Orazio Calamuneri, Vittorio Genovese, Giosuè Gitto, Lorenzo Gitto, Antonino Novelli e Angelo Sottile. Adesso subentrerà un commissario inviato dall’assessorato regionale agli Enti locali e ci sarebbero i tempi per votare alla tornata delle amministrative di primavera.