La seconda sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la confisca del patrimonio milionario di Vincenzo Pergolizzi, l’imprenditore sospettato di essere vicino alle famiglie mafiose di Catania e della provincia di Messina.
A darne notizia sono gli avvocati napoletani Saverio Campana e Dario Vannetiello, legali dell’imprenditore, che in una nota ripercorrono quanto stabilito ieri in tarda serata dalla Cassazione.
La Corte d’Appello di Messina, nell’ottobre 2014, aveva confermato la sentenza di primo grado che prevedeva la confisca di beni per circa 25 milioni di euro. Si tratta di proprietà immobiliari, auto di lusso, barche, azioni societarie e rapporti bancari.
L’impianto accusatorio, che riteneva il patrimonio frutto dei proventi illeciti dell’attività mafiosa, è stato contestato dai legali dell’imprenditore e la Cassazione ha disposto l’annullamento sia della misura della sorveglianza speciale di Pergolizzi che della confisca dei beni, con rinvio per nuovo esame alla Corte d’appello di Messina.
Specificano nella nota i legali dello studio Campana: “Toccherà pertanto nuovamente alla corte territoriale siciliana, in diversa composizione, la rivalutazione della vicenda, stavolta però alla luce delle complesse deduzioni difensive degli avvocati Saverio Campana e Dario Vannetiello, con le quali avevano dimostrato la natura lecita del patrimonio e l’estraneità del Pergolizzi alle logiche mafiose, con argomentazioni pienamente accolte dagli ermellini”.