C’è anche un diciassettenne fra i presunti scafisti fermati dalla polizia di Messina. Nel capoluogo peloritano, sabato scorso, sono sbarcati 225 migranti soccorsi nel Mediterraneo da una motovedetta della Guardia di Finanza.
Gli agenti sono riusciti a risalire ai quattro, tutti egiziani e di età compresa fra i 50 ed i 17 anni, grazie alle testimonianze dei passeggeri. Alcuni di loro hanno raccontato agli investigatori della squadra mobile che ‘il capo degli scafisti’ aveva un telefono satellitare e che appena saliti a bordo ha chiesto chi di loro parlasse inglese obbligandolo a telefonare per chiedere aiuto. Telefono che ha poi gettato in mare non appena ha visto la nave militare italiana.
A Pozzallo, invece, i poliziotti hanno fermati tre uomini dell’Africa Sub Sahariana accusati di essere componenti degli equipaggi di due gommoni sui quali viaggiavano complessivamente 148 migranti. Le imbarcazioni sono state soccorse venerdì scorso da una motonave cipriota Jill Jacob.
Un testimone che si trovava su un gommone in cui erano stipati 52 migranti ha raccontato che al momento della partenza una motovedetta libica ha fatto fuoco.
“Eravamo in 100 pronti per partire quando è arrivata una motovedetta libica che ha iniziato a sparare – ha raccontato il migrante ai poliziotti della squadra mobile di Ragusa – a decine si sono tuffati ed hanno raggiunto la battigia, noi siamo partiti e non sappiamo se qualcuno è stato ferito”.
Nel 2015 la polizia iblea ha scovato 78 scafista, ben 200 quelli individuati nel 2014.