Quantcast
Channel: BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia
Viewing all articles
Browse latest Browse all 17932

Salute, poche luci e molte ombre del piano vaccinale a Messina

$
0
0

Il “Calendario vaccinale per la vita” della Regione Siciliana è oggi il più completo non solo tra le regioni italiane, ma in Europa. Molte le modifiche al precedente calendario, a partire dall’introduzione della vaccinazione gratuita contro il rotavirus, la causa più frequente di ricovero ospedaliero nei neonati e bambini ai primi anni di vita, responsabile del 40% dei decessi infantili dovuti a diarrea e vomito e del 5% di tutti i decessi al di sotto dei 5 anni di età.

Ma allo sforzo della Regione non corrisponde il risultato previsto. Nel 2012, nessuna delle Asp ha raggiunto l’obiettivo prefissato. Nel messinese la situazione naviga tra luci e ombre. Ottima cosa l’informatizzazione dei centri vaccinali, ma sono molti i problemi che  impediscono il decollare delle vaccinazioni nel territorio.

“Abbiamo puntato molto sull’informatizzazione e la messa in rete dell’anagrafe vaccinale, anche se va implementata e aperta ai pediatri di famiglia e ai medici di medicina generale, al fine di evitare agli utenti il disagio che attualmente vivono per recarsi dal comune di residenza al centro vaccinale di riferimento”, spiega il Commissario straordinario della Asp di Messina, dottor Manlio Magistri.

Le ombre sono date dalla carenza di strutture adeguate al territorio, dal personale medico e infermieristico dedicato di parecchio inferiore a quello necessario, la scarsa adesione della popolazione ad alcune vaccinazioni come quelle contro il meningoccocco, lo pneumococco, il morbillo, la rosolia, la varicella, il papilloma virus umano (HPV), il rotavirus. Eppure, queste malattie possono dimostrarsi portatrici di disabilità anche permanenti e, alcune, talora mortali.

A fronte di un ampio territorio suddiviso in 108 comuni, con spesso disagevoli vie di collegamento, e una popolazione di 651.000 abitanti (circa 370.000 nella sola città di Messina), i medici e gli infermieri dedicati alla prevenzione vaccinale sono in numero assolutamente insufficiente. Nell’area metropolitana di Messina dove è concentrato il 50% della popolazione dell’Asp, sono operativi solo due centri vaccinali (nord e sud), mentre altri 4 punti servono i 13 comuni satelliti.

“Purtroppo l’organico è costituito da soli 9 medici e 7 infermieri, assolutamente insufficienti per raggiungere gli obiettivi di copertura fissati dai Piani sanitari nazionali e regionali. Necessitano ulteriori locali dedicati e l’assegnazione di altro personale, non previsto nella dotazione organica dell’Asp per il dipartimento di prevenzione”, osserva Giovanni Puglisi, direttore del Dipartimento di prevenzione della Asp messinese.

Nell’area extra metropolitana di Messina: solo 16 medici e 7 infermieri devono garantire la prevenzione vaccinale a 94 comuni, (comprese le 7 isole Eolie). Una situazione insostenibile che rischia non solo di vanificare lo sforzo della Regione in tema di prevenzione vaccinale, ma di creare rischi non indifferenti alla popolazione.

“Nonostante l’organico storico negli ultimi 10 anni sia diminuito del 50% – afferma Puglisi – l’impegno degli operatori ha consentito che il numero delle vaccinazioni passasse da 48.476 nel 2004 a 71.255 nel 2012, al quale vanno aggiunte le 120-140.000 somministrazioni annuali della campagna antinfluenzale e antipneumococcica in collaborazione con i medici di famiglia”.

Altro motivo d’allarme è la costatazione che la popolazione del territorio percepisce sempre meno i pericoli derivanti dalla mancata profilassi vaccinale. Avanza dubbi sulla sua efficacia ed emerge un’inaccettabile resistenza verso le vaccinazioni proposte gratuitamente e attivamente dal Servizio Sanitario Regionale, un andazzo di una dannosità incalcolabile per la salute individuale e pubblica.

“Qui è importante – dice il dottore Puglisi – il ruolo attivo dell’informazione e della formazione alla cultura della prevenzione. Va tenuto dagli stessi operatori, dai pediatri di famiglia, dai medici di medicina generale e dai medici ospedalieri. Importante anche il ruolo della scuola, dei centri sociali, delle parrocchie, del volontariato, degli Enti Pubblici. Oggi, non si può lasciare ammalare o morire un bambino perché non lo si è vaccinato contro malattie pesanti come la meningite”.

 

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 17932

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>