Via libera dall’Ars alla mozione del Movimento 5 Stelle che impegna il governo regionale a chiedere a quello nazionale la restituzione al demanio di tutte le aree militari dismesse e a predisporre un piano di valorizzazione socio urbanistico e di riuso dei beni. Il “sì” all’atto parlamentare, che vede come prima firmataria Valentina Zafarana, è arrivato all’unanimità.
L’atto, che vede come prima firmataria la deputata Valentina Zafarana, impegna il governo regionale a chiedere la riconsegna dei terreni al governo nazionale e a predisporre un piano di valorizzazione e riuso.
“Si restituiscano alla Regione le aree militari dismesse”.
“Continua il nostro impegno – afferma Valentina Zafarana – nel pretendere il rispetto della specialità dello statuto siciliano e della riappropriazione da parte della cittadinanza di spazi propri, finora negati. Centinaia di migliaia di metri quadri, in tutta la Sicilia, sono ormai lasciati all’abbandono dalle Istituzioni militari che negli anni le hanno avute nelle proprie disponibilità. Una situazione paradossale che, fino ad oggi, non ha permesso l’utilizzo di amplissimi spazi, sulla base di un D.P.R. di più di 50 anni fa, reso fra l’altro nullo da una sentenza della Corte di Cassazione emessa ormai 20 anni fa e mai utilizzata dalla Regione per far valere i diritti propri, ma soprattutto dei cittadini”.
“L’idea e la realizzazione della mozione – racconta Zafarana – è da attribuire ad un gruppo di cittadini attivi che ha trovato in noi dei veri portavoce, disponibili a portare avanti le giuste cause nelle sedi competenti senza alcuna remora. La loro segnalazione, il loro lavoro, è diventato un atto di indirizzo politico verso il governo. E’ questo il nostro modo di fare politica”.
L’iniziativa parlamentare della deputata grillina messinese è stata appoggiata dal sindaco della città dello Stretto, Renato Accorinti, antimilitarista convinto a tal punto da esporre la bandiera della pace durante le celebrazioni ufficiali della festa forze armate il 4 novembre scorso.
A Messina sono diverse le aree militari dismesse dal ministero della Difesa: gli spazi della falce del porto, sede del comando militare marittimo autonomo in Sicilia, trasferito ad Augusta; quelli dell’ex ospedale militare, al centro della città, dell’ex Direzione Artiglieria a Bisconte e quelli in contrada Campo Italia.