E’ Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, il nuovo “reggente” dei democratici messinesi. Dopo la debacle alle ultime elezioni amministrative, dove il Partito democratico ha perso la sua sfida più importante, a causa della mancata elezione a sindaco del candidato del centro-sinistra Felice Calabrò, l’assemblea provinciale del Pd, iniziata con un’ora e mezza di ritardo e senza il delegato nazionale Davide Zoggia, ha analizzato il voto, discusso delle recenti dimissioni del coordinatore Patrizio Marino, e della tesoriera del partito Cettina Cannavò, coinvolta nell’inchiesta sulla formazione.
Un partito spaccato. Un’assemblea dove non sono mancati i momenti di tensione. L’intervento di Liliana Modica, che ha accusato Giuseppe Grioli e Francesco Palano Quero di non essere stati leali nei confronti di Calabrò, ha scatenato la “rissa”. Nel momento in cui la Modica ha chiesto l’espulsione di Quero, il presidente della IV circoscrizione avrebbe ha urlato ed inveito contro l’ex assessore comunale. Il clima si è fatto subito pesante e sono cominciate discussioni sulla durata del dibattito.
Particolare attenzione all’intervento del leader dei Pd messinese, Francantonio Genovese che, da semplice cittadino, tesserato del Pd e deputato nazionale, non si è detto preoccupato sulla vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto e ha tracciato la sua idea di Pd: “Più orientato verso la società che verso la struttura”. E sulla giunta Accorinti è stato netto: “Saremo al fianco del sindaco tutte le volte che gli interessi del sindaco coincideranno con quelli della città”.
Alla fine della riunione, Lupo è stato designato come reggente, che sarà coadiuvato da un comitato, e sono state ratificate le dimissioni del coordinatore Patrizio Marino, e di Cettina Cannavò che verrà sostituita da Lucrezia Zingale.
Soddisfatti i renziani messinesi. “Un primo momento importante per tornare ad una vita di partito normale” – afferma Filippo Cangemi, coordinatore provinciale dei renziani. “Abbiamo chiesto al segretario Lupo – afferma Cangemi – di definire i circoli del Pd in città e fare chiarezza sul tesseramento”. “Per il Congresso- conclude – presenteremo una nostra proposta aperta a tutti coloro che voglio il vero rinnovamento del partito”.