La sua carriera ha avuto inizio nel ‘99 e da allora di strada ne ha fatta tantissima, in tutti i sensi. Il writer “Blu”, nome d’arte che ne nasconde l’identità ancora sconosciuta, ha dipinto i muri di tantissime città in diverse parti del mondo: Italia, suo Paese di origine, ma anche Germania, Inghilterra, Spagna, Palestina, Stati Uniti e Sud America.
Nel 2011 The Observer l’ha definito uno dei dieci migliori street artist in circolazione. E anche il giornale inglese The Guardian ha di recente inserito il writer italiano nella top ten dei graffitari mondiali, accanto ad artisti del calibro di Bansky e Keith Haring, per la sua opera realizzata sulla facciata di un palazzo in Portogallo.
I disegni dell’artista bolognese descrivono tematiche d’impatto come la critica al capitalismo, l’inquinamento e l’industrializzazione o la corsa agli armamenti, valorizzando allo stesso tempo col tratto inconfondibile del loro autore gli spazi urbani dimenticati.
LE OPERE DI BLU IN TUTTO IL MONDO
Tra i regali che Blu ha messo a disposizione dei cittadini, spesso ignari del rilievo delle sue opere, un murales di notevoli dimensioni si staglia anche su un muro siciliano, in particolare presso la nuova sede del Teatro Pinelli di Messina. Il murales è stato dipinto lo scorso luglio in una settimana sua parete dell’ex casa del Portuale in via Alessio Valore, una zona di edifici abbandonati.
Il disegno si ispira all’anima marittima della città sullo Stresso ma presenta allo stesso tempo la volontà di denuncia della precarietà della condizione umana nella società attuale, immancabile nelle opere di Blu. Chissà se con la nuova consacrazione mondiale, messinesi e siciliani tutti prenderanno atto della presenza e del valore del disegno su quel muro abbandonato.